Articolo a cura della Dott.ssa Iolanda Frangella Nutrizionista
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“Sono ingrassata per colpa della tiroide” è una frase detta spesso da chi si rivolge a noi per dimagrire. Il concetto è però sbagliato e riformulato in maniera corretto sarebbe “la mia dieta ha rallentato l’attività della tiroide”.
Cosa significa?
L’ormone T4 (forma inattiva degli ormoni tiroidei) diventa T3 (forma attiva) nel fegato e nei tessuti periferici; T3 nei tessuti periferici determina il rilascio di energia dalle scorte presenti ma, se le scorte energetiche sono carenti, l’organismo mette in atto dei meccanismi di difesa per non perdere grasso e massa magra e lo fa abbassando la produzione di T3.
La restrizione calorica, l’eliminazione di gruppi alimentari quali grassi e carboidrati, è in grado di abbassare la produzione di T3 e questo si traduce in una diminuzione della funzionalità della tiroide. Donne già affette da ipotiroidismo continuano a restringere, spesso, la quantità di cibo introdotta per paura di ingrassare o di non perdere peso.
Se facendo i dosaggi ormonali risultano T3 e T4 nella norma, TSH tendente all’alto e vi sentite stanchi, irritabili, la vostra pelle è secca e opaca…potreste avere un ipotiroidismo subclinico. Questa condizione va inquadrata sotto diversi punti di vista e necessita l’intervento su ognuno di questi: stile di vita, sonno, allenamento, dieta e giusta integrazione. Sulla dieta si agisce con giusto apporto di carboidrati e di cibi contenenti grassi buoni, iodio, selenio, zinco, rame e affidandosi prima di tutto ad un professionista.