di Alessandra Angilletta Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
La caratteristica principale dei Disturbi specifici di Apprendimento, di cui oggi si parla tanto, è sicuramente la “specificità”, intesa come un disturbo che interessa un dominio specifico di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale; quindi possiamo dire senza alcun dubbio che i bambini con DSA sono intelligenti.
Quali sono i DSA?
Dislessia: disturbo specifico della decodifica della lettura (in termini di velocità e accuratezza), ovvero la lettura è più lenta e/o meno corretta rispetto all’età o alla classe frequentata.
Disortografia: disturbo specifico della scrittura di natura linguistica (in termini di errori di ortografia).
Disgrafia: disturbo specifico della scrittura di natura grafomotoria (in termini di scrittura poco leggibile).
Discalculia: disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo.
Quando un genitore o un insegnante segnalano la presenza di una o più difficoltà in queste aree o riscontrano dei “campanelli d’allarme” è necessario effettuare una valutazione diagnostica che indaghi tre aree: livello cognitivo generale, abilità scolastiche strumentali (lettura,scrittura e calcolo) in alcuni casi il linguaggio e le funzioni cognitive (memoria, attenzione, pianificazione).
Effettuata la valutazione se sono presenti i criteri può essere effettuata la diagnosi di Dislessia e Disortografia dalla seconda classe della scuola primaria e di Discalculia solo dalla terza elementare.
Il passo successivo per un genitore oltre a intraprendere un percorso riabilitativo è sicuramente instaurare un rapporto di “collaborazione” con la scuola, la famiglia infatti deve consegnare la diagnosi alla scuola la quale si impegnerà a preparare un Piano didattico personalizzato (PDP).
Il PDP è un progetto educativo e didattico personalizzato condiviso tra famiglia, docenti e istituzioni socio-sanitarie, nel quale devono essere definiti tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.
In particolare, nelle Linee Guida che accompagnano la Legge 170/2010 si dichiara che il PDP deve contenere:
- Dati anagrafici dell’alunno
- Tipologia di disturbo
- Attività didattiche individualizzate e personalizzate
- Strumenti compensativi adottati
- Misure dispensative adottate
- Forme di verifica e valutazione personalizzate
Ma che cosa sono questi strumenti compensativi per gli alunni con DSA di cui oggi si parla tanto?
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Fra i più noti indichiamo:
1) la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
2) il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
3) i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della correzione degli errori;
4) la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
5) altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle ,tavole pitagoriche, formulari, mappe concettuali, etc.
Tali strumenti sollevano l’alunno con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
In conclusione il ruolo di attento “osservatore” spetta al genitore o all’insegnante. Se vengono riscontrate alcune difficoltà persistenti nell’area della letto -scrittura o del calcolo è consigliabile in maniera preventiva effettuare un controllo.
Presso “Al Centro” è possibile effettuare valutazioni sugli apprendimenti scolastici e trattamenti riabilitativi, per prendere un appuntamento è sufficiente chiamare 3334589893 o scriverci compilando il modulo o inviando una email a info@alcentroroma.it.