Dott.ssa Francesca Tarsi – Logopedista
Tempo lettura: 3 minuti
Il trattamento che propongo a Diego ha lo scopo di intervenire su tutti gli aspetti che sono stati valutati o osservati (comprensione e produzione del linguaggio verbale, attenzione, prassie orali, motricità fine) utilizzando il gioco per renderlo meno faticoso e più motivante per lui.
Utilizzo piccoli libricini con brevi storie colorate per potenziare la comprensione del linguaggio, l’attenzione visiva e uditiva.
Imposto i fonemi assenti, correggo quelli prodotti in maniera scorretta e poi li generalizzo all’interno di parole e frasi via via più lunghe e complesse (frasi in rima, filastrocche, brevi storielle create ad hoc con le parole target).
Aiutandomi con storie formate da disegni da mettere in sequenza, immagini complesse, piccoli libricini per bambini, intervengo sulla costruzione corretta e ampliata di frasi e sulla capacità narrativa. Poi estendo questa capacità anche al racconto di esperienze di vissuto personale che sono più astratte perché non hanno immagini a supporto e necessitano maggiormente dell’utilizzo di importanti componenti: le funzioni esecutive (memoria di lavoro, pianificazione, inibizione). Per fare questo è molto importante il supporto dei genitori che raccontano prima a me l’evento su cui voglio lavorare.
Intervengo sulle Prassie Orali con esercizi fatti davanti allo specchio che servono a potenziare il tono muscolare della lingua, delle guance e delle labbra. In questo modo migliora anche la precisione e la coordinazione dei movimenti e il linguaggio diventa più comprensibile. Utilizzo incastri, puzzle, chiodini, giochi di avvitamento, pongo, carta, colori, forbici, colla, temperino per lavorare sulla motricità fine.
Dopo il primo anno di terapia, Diego è all’ultimo anno della scuola materna e ha già recuperato molto in tutte le abilità. È pronto per iniziare a lavorare su tutte quelle competenze che lo prepareranno all’apprendimento della lettura e della scrittura (pre-requisiti metafonologici, logico-matematici e pregrafismo con la correzione dell’impugnatura).
Diego è sempre stato presente alle terapie, alcune volte fortemente motivato, altre più stanco e meno collaborativo, ma insieme abbiamo sempre trovato la strada giusta per lavorare con dedizione e concentrazione. Ruolo fondamentale è stato quello dei genitori che hanno contribuito, riproponendo a casa gli esercizi assegnati, alla buona riuscita del trattamento riabilitativo.
Oggi, a distanza di due anni, il percorso logopedico con Diego è terminato. Non è detto sia sempre così, i tempi sono molto eterogenei perché dipendono dalla gravità delle difficoltà del bambino, dalla sua capacità di apprendimento e dal lavoro svolto al di fuori della terapia.