A cura della Dott.ssa Sara Pelloni – Psicologa Clinica
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L’interesse per i problemi di apprendimento è divenuto centrale nel lavoro educativo e didattico, dall’inizio dell’acquisizione della letto-scrittura fino all’assolvimento dell’obbligo scolastico e oltre. Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia sono definiti “disturbi specifici di apprendimento” (DSA).
La psicomotricità è una disciplina che aiuta i bambini a rendere più armonici: il corpo, le emozioni e gli aspetti cognitivi, attraverso il movimento e il gioco. Utilizza il corpo come mezzo espressivo e come strumento per lavorare sull’apprendimento. Integrando la mente e il corpo si mira a ristabilire il contatto con sé, con gli altri e con l’ambiente. Si propone una conoscenza del corpo nelle diverse fasi evolutive, che corrispondono alle tappe di apprendimento, in contesti pensati in funzione dell’età, dei bisogni del bambino, della qualità della presenza dell’adulto.
Una concezione psicomotoria dell’educazione può assicurare uno sviluppo armonioso che si traduce in una motricità efficace ed espressiva e in un buon equilibrio emozionale, condizione per l’arricchimento delle funzioni mentali.
A tale proposito Maria Montessori sosteneva che “Il movimento è un fattore essenziale per la costruzione dell’intelligenza, che si alimenta e vive di acquisizioni ottenute dall’ambiente esteriore”.
L’attività motoria è quindi essenziale nello sviluppo corporeo, mentale, emozionale del bambino. Ma è anche l’elemento fondativo su cui agire per riorganizzare la funzionalità di chi manifesta difficoltà scolastiche.
Un buon controllo del corpo è condizione necessaria per un apprendimento efficace. Così come un tono motorio fluido è essenziale per una buona grafia.
Leggere in modo fluente, scrivere correttamente e il ragionamento logico-matematico presuppongono una buona lateralizzazione, ovvero un corretto sviluppo nell’utilizzo del lato destro o sinistro del corpo. Lettura e scrittura richiedono l’attivazione di processi motori, di strutturazione spazio-tempo, di simbolizzazione grafica. Gli esercizi consigliati vanno a stimolare la lateralizzazione, la coordinazione visuo-motoria, la percezione del proprio corpo, la regolazione tonica, il controllo respiratorio, l’equilibrio statico e dinamico, la coordinazione globale e segmentaria, la strutturazione spaziale e temporale. Queste abilità vanno a compensare le difficoltà presenti alla base dei disturbi di apprendimento, più il bambino diventa abile e più riesce ad avere delle strategie alternative che lo aiutino ad avere meno difficoltà nell’apprendimento.
L’intervento può essere:
- individuale
- in piccoli gruppi
- integrato.
L’intervento integrato prevede una prima parte individuale a tavolino, dove si andrà a privilegiare un lavoro di concentrazione, autoregolazione, controllo fine-motorio, sequenze spaziali e grafismo. Nel gruppo si lavorerà su coordinazione semplice e complessa, equilibrio, attività grosso-motoria e rilassamento.
Di seguito, un possibile esempio di strutturazione di una lezione individuale con materiali disponibili in casa.
Inizialmente il bambino disegnerà il suo schema corporeo (la rappresentazione della figura umana). Si continuerà con la lezione a tavolino e si proporranno giochi e attività che presuppongono l’utilizzo e il potenziamento della mano dominante: palline, mollette, travasi, paste modellabili, colori. In seguito si lavorerà su attività bimanuali e sequenze per sviluppare le abilità prassiche.
Successivamente si passerà ad attività dinamiche e di equilibrio in piedi. Verranno predilette, dove possibile, spazi aperti o in alternativa una stanza grande. L’attività preferibilmente verrà svolta a piedi nudi o con calzini antiscivolo per migliorare l’appoggio plantare, si farà un riscaldamento su diverse superfici disponendo a terra cuscini di varie dimensioni, mattoncini rigidi, tappeti e asciugamani, palle morbide, rigide e con spine. Il percorso verrà svolto con varie andature e in diverse modalità. Si potrà lavorare: sul ritmo alternando un’andatura lenta ad una veloce; sulla posizione nello spazio, variando modalità di cammino (avanti, indietro, laterale, in ginocchio, carponi).
Un’ultima parte prevedrà un rilassamento distesi a terra con la musica, dove si lavorerà sulla strutturazione dello schema corporeo. Il rilassamento potrà essere effettuato o con massaggio attraverso le mani oppure con dei mezzi di supporto: palline morbide, foulard, spugnette, pennelli.
Come feedback, il bambino disegnerà di nuovo la propria immagine, che verrà confrontata con quella iniziale. La conferma di un buon lavoro sarà evidenziata dall’arricchimento della figura successiva con l’aumento dei particolari o con una maggiore accuratezza.