A cura della Dott.ssa Sara Trinchetti – Psicologa – Psicoterapeuta
Al giorno d’oggi per molte famiglie il momento dei compiti a casa diventa occasione di grande stress: molti bambini, soprattutto della scuola primaria – ma non solo – sono poco autonomi nello svolgimento dei compiti.
Spesso i genitori vivono questa situazione con particolare ansia e preoccupazione anche perché temono che, se i compiti non vengono svolti in modo corretto, sarà compromessa la buona riuscita scolastica dei propri figli. Spesso, quindi i compiti a casa diventano fonte di negatività emotiva e disagio.
Di seguito ecco alcuni suggerimenti per aiutare te e tuo figlio/a a gestire più efficacemente il momento dei compiti a casa:
- Aiuta tuo figlio a trovare un luogo specifico per fare i compiti: concorda con tuo figlio un posto specifico per fare i compiti: può essere la scrivania della sua cameretta o il tavolino della sala da pranzo ma è importante che sia privo di stimoli e distrazioni (es. radio, pc e tv spenta)
- Permettigli di fare delle brevi pause durante i compiti: queste vanno concordate precedentemente e rispettate; aiutano il bambino a “ricaricarsi” ma è importante che non vengano utilizzate al solo scopo di distrarsi e perdere tempo. Per questo può essere utile utilizzare un timer (telefonino, sveglia) che indichi il momento di inizio e di fine pausa.
- Stabilisci con lui le priorità: aiuta tuo figlio a fare un “plannig” organizzativo su ciò che farà prima e cosa dopo, aiutandolo a stabilire cosa è prioritario.
- Evita di stare troppo intorno a tuo figlio durante lo svolgimento dei compiti: cerca di non controllare troppo tuo figlio, altrimenti diventerà meno autonomo nel completare i compiti. È più efficace dargli un aiuto iniziale e poi far fare da solo; ogni tanto puoi “monitorare” la situazione ma dovresti riuscire a mantenere “la giusta distanza”.
- Cerca di non sottolineare troppo i suoi errori durante i compiti; al contrario, invitalo a ragionare su come ha lavorato con frasi tipo: “prova a rileggere quello che hai scritto, controlla bene” ecc…
- Il momento dei compiti non è infinito: stabilisci un momento preciso di inizio e fine dei compiti. Se in un lasso di tempo adeguato e tarato sulle oggettive difficoltà scolastiche del figlio non finisce i compiti, andrà a scuola con ciò che è riuscito a fare.
- Non fare mai i compiti al suo posto: alcuni genitori esasperati dal momento interminabile dei compiti possono cadere in questo errore. Questo purtroppo non è utile né dal punto di vista didattico (i compiti servono a fare esercitare il bambino e approfondire in modo personale quello che è stato fatto a scuola) né personale, perché renderà il bambino sempre più dipendente dall’aiuto del genitore e ancora meno autonomo. Inoltre contribuirà a farlo sentire ancora più inadeguato e non capace.
- SOPRATTUTTO: evita di arrabbiarti, sbuffare o alzare la voce se tuo figlio non ha voglia di fare i compititi: questi messaggi mettono l’altro in un atteggiamento di difesa/sfida e non gli permettono di comprendere la cosa più importante: i compiti vanno svolti per se stessi, non per far un favore al genitore.